Anche quest’anno l’I.T. “Deledda” ha partecipato al PLS-FISICA, articolato tra vari laboratori. Costantemente accompagnati e guidati dai professori del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Unisalento e dalla Prof.ssa Gerardi Lea, responsabile d’Istituto del progetto PLS Fisica, i nostri ragazzi si sono impegnati specificatamente nei laboratori di: Fisica Ambientale e applicata ai Beni Culturali curato dai Prof. G. Buccolieri, M. L. De Giorgi, M. Fernandez e A. Ventura, e di Ottica e Optometria, curato dai Prof. M. Martino, F. Paladini e F. Treso .
Il laboratorio di Ottica e Optometria ha visto impegnati gli studenti: Fasiello Maria Chiara (IVABS) e Castoro Federico (VDBAS) i quali, assieme a studenti provenienti da altri Istituti, hanno eseguito esperimenti di Ottica Geometrica, Ottica Fisica e Optometria. In particolare, essi hanno verificato la legge dei punti coniugati, la natura ondulatoria della luce e misurazioni che svelano i più diffusi difetti visivi dell’occhio umano.
Il laboratorio di Fisica Ambientale ha visto impegnati: Della Valle Sofia della (IIIABA), Romano Giacomo e Vittore Andrea (IVABA) che si sono interessati in particolare al problema del RADON.
Questo è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; tutte caratteristiche che non lo rendono percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da individuare e da quantificarne la presenza. Esso si trova principalmente nei locali chiusi, specie quelli a diretto contatto con il suolo come cantine, scantinati, taverne, garage. Infatti il terreno è la fonte principale di esalazione di questo gas, tuttavia esso può arrivare a diffondere anche negli ambienti dei piani più alti.
Oltre al suolo e alle rocce, nei quali sono presenti i suoi precursori (uranio e radio), ci sono anche altre vie di trasmissione del radon: pavimentazioni e pareti a contatto con il suolo e non adeguatamente isolate da fratture e fessure, tubature e canalizzazioni non ben sigillate.
Il pericolo maggiore del gas radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore dopo il fumo.
Un aspetto ‘positivo’ però c’è: difendersi dal radon è relativamente semplice, grazie alla sua volatilità, vale a dire alla sua capacità di disperdersi rapidamente e facilmente nell’aria. Ragion per cui la prima prevenzione per combattere questo gas è la costante areazione dei locali nei quali se n’è riconosciuta la presenza.
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